Riscoprire l’Italia più autentica in 52 weekend con Lonely Planet / Nord Italia
Si chiama “Italia in 52 weekend” il nuovo libro fotografico pensato da Lonely Planet per fornire alcune idee di viaggi brevi nel nostro Paese seguendo itinerari inconsueti, tra natura arte e tradizioni.
Il volume, che propone idee in tutte le regioni, è pensato per chi ama viaggiare con lentezza, lontano dalle rotte turistiche, e vuole conoscere più a fondo i luoghi e le antiche usanze. Ma anche per chi ha a cuore le tematiche green, con proposte per passeggiate nel verde o in bicicletta. OFTravel ha scelto di dedicare una serie di speciali ai percorsi più insoliti e suggestivi. Partendo da tre nel Nord Italia.
» Riscoprire l’Italia più autentica in 52 weekend con Lonely Planet / Centro Italia
» Riscoprire l’Italia più autentica in 52 weekend con Lonely Planet / Sud Italia
Valle d’Aosta
A spasso nel
Gran Paradiso
Il castello di Aymavilles
Le cascate di Lillaz
Le escursioni per salire in quota partono, invece, dal villaggio di Pont, con itinerari adatti a tutti, per ammirare marmotte, camosci, stambecchi ed ermellini. Mentre da Dégioz si arriva ai borghi panoramici di Nex e Tignet, con baite in legno ben conservate. Si prosegue poi nella Valle di di Rhêmes dove, nel comune di Rhêmes-Notre-Dame si trova il centro visitatori dedicato al mondo degli uccelli ed in particolare al gipeto, l’avvoltoio reintrodotto in alcuni parchi alpini attraverso un progetto europeo.
L’ultima tappa è fuori dal parco: la Valgrisenche, con l’omonimo comune, è famosa per la tessitura dei draps, un tessuto rustico proveniente dalla lana di pecora lavorata sugli antichi telai in legno.
Lombardia
lo splendore dei Gonzaga
Uno scorcio di Mantova, circondata su tre lati da acqua
Si parte con l’esplorazione del centro di Mantova, circondata su tre lati dai laghi e per questo definita “una seconda Venezia” da Montesquieu, dove non possono mancare tappe al Palazzo Ducale, uno dei principali edifici storici, e Palazzo Te, sede del museo civico.
Spostandosi verso la Riserva Naturale Valli del Mincio si arriva al Santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie nell'antico e pittoresco borgo di Grazie di Curtatone. Fatto costruire da Francesco Gonzaga ha al suo interno un coccodrillo imbalsamato che, secondo una leggenda, è stato ritrovato nelle acque del Mincio. Anche all’interno del parco da bordo fiume si trovano antiche costruzioni volute dalla nobile famiglia, come una palazzina di caccia.
A Sabbioneta i Gonzaga hanno costruito la "città ideale"
Da non perdere, secondo Lonely Planet, una visita all’Abbazia di San Benedetto al Polirone, un monastero benedettino del 1007 che per secoli ha ricoperto un importante ruolo politico e culturale. L’esperienza si conclude a Revere, al Museo del Po. Al suo esterno si trova un mulino natante, elemento caratteristico della Pianura Padana dal medioevo.
Friuli Venezia
Giulia
Trieste e il Carso
Il Borgo Teresiano di Trieste
L’itinerario prosegue poi alla scoperta di Muggia e Opicina. La prima è l’unica città istriana in territorio italiano, un piccolo borgo di pescatori con un’atmosfera unica. Nella zona più antica si trova la Basilica del Mille, con splendidi affreschi romanici. Mentre salendo fino al Castello di Muggia si gode di una bella vista sul mare. Da Opicina, invece, si entra nel Carso, che dalle Alpi Giulie scende fino all’Istria.
Il castello di Duino
Ritornando verso il mare si giunge a Grado, località di villeggiatura della borghesia austriaca tra l’Ottocento e il Novecento e ancora oggi un importante centro turistico e termale. Poco distante, Marano è un suggestivo borgo dell’entroterra a poca distanza dalle foci del fiume Stella e dalla sua riserva naturale, perfetta per gli amanti del birdwatching. L’itinerario termina ad Aquileia, Patrimonio Unesco, dove ammirare l’imponente area archeologica e la basilica patriarcale risalente all’anno 1000 che ospita il più grande (750 mq) e antico mosaico del mondo occidentale.