Dalla multietnica capitale, Lima, attraversando il deserto, si imbocca la straordinaria Panamericana, la strada che si sviluppa prevalentemente lungo la costa pacifica del continente americano, in direzione sud. Si abbandona così il paesaggio arido, e si inizia a salire di quota. Il panorama cambia velocemente, si passa dalla maestosa città bianca di Arequipa al lago navigabile alla maggiore altitudine del mondo, fino a giungere a Cuzco, l’antica capitale inca che è anche la porta di ingresso per visitare una delle sette meraviglie del mondo moderno. Ecco un itinerario alla scoperta del Perù, con i consigli di viaggio di OFtravel.
Lima
La capitale del Perù può essere il punto di partenza ideale per un viaggio on the road in Perù. Soprattutto considerando che molti dei siti di maggiore interesse sorgono a una altitudine elevata ed è dunque consigliabile salire in quota gradualmente, per dare tempo al corpo di acclimatarsi.
Lima è anche una meta molto conosciuta soprattutto per il suo eccellente patrimonio gastronomico. Non a caso lo stato è stato nominato “Destinazione culinaria leader nel mondo” nel 2021. È qui, infatti, che hanno sede alcuni dei più famosi e ricercati ristoranti stellati della scena internazionale. A Lima, per esempio, ce ne sono 3 che rientrano nella classifica dei 50 migliori del pianeta: il Central di Virgilio Martinez, il Maido di Mitsuharu Tsumara e l’Astrid & Gastón, del famoso chef Gastón Acurio. Prenotare un tavolo in uno di questi ristoranti può valerne la pena, ma bisogna pianificare la visita con molto anticipo.
Il tramonto sul Pacifico visto dal quartiere di Miraflores a Lima
Il quartiere turistico per eccellenza è Miraflores, sorge proprio sulla costa e si affaccia direttamente sul Pacifico da una scogliera scenografica. È anche la zona ricca della città, ricca di ristoranti e bar di classe, campi da tennis e spiagge lunghissime spesso popolate da numerosi surfisti.
Ma se si vuole conoscere il vero cuore di Lima vale la pena spostarsi anche nel centro storico della città vecchia, Plaza de Armas, detta anche Plaza Mayor. Fu il cuore dell’insediamento fondato da Francisco Pizarro nel ‘500 nonché il fulcro dell’impero spagnolo nel continente sudamericano. Anche se oggi resta ben poco dei palazzi originari.
Paracas e Nazca
La riserva nazionale di Paracas
Percorrendo la Panamericana a bordo di un autobus si giunge a Paracas, una località costiera e turistica abbastanza nota e punto di partenza per le escursioni alla scoperta della zona. Si può visitare la Riserva Nazionale omonima, un’area protetta famosa soprattutto per la sua fauna. Oppure salpare dal piccolo porto a bordo di una barca da turismo per visitare le antistanti "Islas Ballestas", dove vivono leoni marini, pinguini e diverse varietà di uccelli. L’eccezionale varietà faunistica di queste isole però non è l’unica attrattiva: su un lato della montagna, chiaramente visibile dal mare, si osserva un enorme geoglifo di origine incerta chiamato Il Candelabro. Secondo alcuni, sarebbe una sorta di precursore delle ben più celebri “Linee di Nazca”.
L'Oasi di Huacachina
Proseguendo verso sud il panorama diventa sempre più arido. E nel cuore del deserto costiero di Sechura si fa tappa a Ica, città polverosa e desertica famosa soprattutto per la sua oasi. Si chiama Huacachina ed è un piccolo villaggio che sorge proprio in mezzo alle dune di sabbia dorata sulle rive di un suggestivo lago naturale. Il minuscolo paese, meta privilegiata dai turisti soprattutto internazionali che la scelgono per trascorrere qualche giorno di relax lontano dalla più assordante Ica, è anche fulcro di una intensa attività turistica. Ogni giorno si organizzano escursioni di dune buggy, che permettono di solcare le dune a bordo di una sorta di Jeep prima di scivolare su una tavola da snowboard.
Il Colibrì, una dei geoglifi più celebri delle Linee di Nazca
Si giunge poi a Nazca, dove ammirare le celebri “linee” omonime. Si tratta di geoglifi tracciati sul terreno su un altopiano che si estende tra le città di Nazca e di Palpa. Le linee sono oltre 13.000 e vanno a formare più di 800 disegni, come la balena, il pappagallo, il colibrì, il condor e il ragno. Ad oggi la loro provenienza e il loro scopo è ancora avvolto nel mistero. Ma ciò che stupisce di più, e che è ancora al centro del dibattito di archeologici e storici, è la dimensione di queste forme, talmente grandi da essere visibili solo dall’alto. Basti pensare che la lucertola è lunga ben 180 metri.
Una delle attività turistiche da fare in zona è quindi proprio un volo panoramico a bordo di un Cessna che consente appunto di vedere i geoglifi dall’alto. Si parte ogni giorno dall’aeroporto di Nazca e si sorvola tutta la vasta area desertica con guide locali che spiegano come riconoscere le figure stilizzate.
Da Arequipa al Lago Titicaca
Le straordinarie isole Uros nel Lago Titicaca
Nel lungo viaggio verso Arequipa, che si può fare anche a bordo di un bus notturno, il panorama che scorre dal finestrino cambia rapidamente. La splendida città coloniale (a circa 2.300 metri di altitudine) è il capoluogo dell’omonima regione e vanta una posizione scenografica incastonata tra tre vulcani. La città è caratterizzata dalla presenza di numerosi edifici costruiti in sillar, una pietra bianca di origine vulcanica, che si affacciano sul suo curato centro storico che si sviluppa intorno a Plaza de Armas, la maestosa piazza principale. Da visitare lo straordinario Monastero de Santa Catalina, costruito a partire dal 1579: è il più grande convento del mondo e il maggior complesso religioso del Perù.
Un ballo in abiti tradizionali all'isola di Taquile
La strada che porta a Puno, la folcloristica cittadina che sorge sulle sponde del Lago Titicaca, è di incredibile bellezza. Lungo il percorso è facile imbattersi in varie specie di alpaca e vigogna che pascolano libere, favorite dal clima fresco che caratterizza queste zone a oltre 4.000 metri di altitudine. Facendo una deviazione verso il Canyon del Colca è possibile ammirare il maestoso condor andino. Mentre una volta giunti a Puno si resterà affascinati dallo straordinario panorama offerto dal Lago Titicaca. È il lago navigabile più alto del mondo, e metà circa della sua superficie rientra nei confini boliviani.
Per chi si trovasse in zona vale la pena organizzare una gita alle particolari Isole Uros: antichissime e interamente artificiali, sono state costruite dall’uomo utilizzando la totora, una pianta acquatica che cresce spontaneamente sulle rive del Lago. Ancora oggi sono abitate, anche se in fase di spopolamento, e gli abitanti accolgono i turisti per fargli conoscere la loro cultura e il loro stile di vita. Proseguendo al largo si arriva all’isola di Taquile, che offre scorci panoramici magnifici e permette di conoscere una antica cultura ancora oggi ben radicata.
Cusco e Machu Picchu
Le strade del centro di Cusco
L’ultima tappa dell’itinerario di OFTravel è anche la più attesa. La meravigliosa città di Cusco, situata sulle Ande peruviane e il cui centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, fu la capitale storica dell'Impero Inca fino alla conquista spagnola del XVI secolo. In seguito, divenne uno dei più importanti centri del Vicereame del Perù sotto il governo ispanico. Ed è a questo periodo che risalgono molti dei più begli edifici della città. Ci sono chiese, palazzi e piazze barocche e neoclassiche. La piazza principale, Plaza de Armas, è contornata da splendidi edifici coloniali e porticati ed è il fulcro della città. E tanti sono i siti di interesse che valgono una visita. A cominciare dalla fortezza di Sacsayhuaman, costruita dagli Inca tra il 1438 e il 1500 circa. Si erge in posizione dominante sulla collina di Carmenca, e domina a nord tutta la città di Cusco.
Da Cusco, poi, partano molti dei tour diretti a Machu Picchu, la cittadella inca eletta una delle “sette meraviglie del mondo”. Per arrivarci ci vogliono due ore di bus e altrettante di treno, dal quale godere di uno splendido panorama nella natura incontaminata che contraddistingue la splendida valle che conduce a Machu Picchu Pueblo (meglio conosciuto come Aguas Calientes per via delle sorgenti termali), il paese che sorge in prossimità del sito archeologico e che funziona da base di appoggio per tutte le escursioni. Una volta entrati nel sito, poi, vale la pena scalare una delle tre montagne antistanti: la fatica sarà ripagata da una vista impareggiabile.
I terrazzamenti di Moray
Se si pianifica di restare a Cusco qualche giorno in più, poi, vale la pena organizzare un tour della Valle Sacra degli Inca. Solcata dal fiume Urubamba, nel cuore delle Ande peruviane, fu il cuore del fiorente impero. Si inizia da Chinchero, famosa per il suo folcloristico mercato che la domenica chiama a raccolta tutti i contadini della zona che praticano ancora l’antica arte del baratto. A Maras ci sono le saline, immerse nelle montagne. A Moray si ammirano gli antichi terrazzamenti inca a forma circolare. La cittadina di Ollantaytambo fu uno dei principali teatri dello scontro tra inca e spagnoli. Ancora oggi si possono visitare i ripidi terrazzamenti risalenti all'epoca incaica.