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Torino e la religione: nel 2015 attesa l’ostensione della Sindone

SOMMARIO

Dal prossimo 19 aprile, fino a fine giugno, sarà possibile assistere all’ostensione della Sacra Sindone. Atteso, come sempre, un bagno di folla, anche perché il periodo è anche quello dell’Expo di Milano. Torino è la patria di importanti Santi Sociali che caratterizzarono la vita religiosa dell’Italia a partire dall’800. Qualche nome su tutti, Benedetto Cottolengo, Beato Pier Giorgio Frassati e San Giovanni Bosco, per tutti Don Bosco, di cui nel 2015 si celebrano i 200 anni dalla nascita. Torino è anche la città dove convivono armoniosamente tante religioni diverse

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Torino e la religione: nel 2015 attesa l’ostensione della Sindone

Il Duomo e la Sindone

La cattedrale di San Giovanni, patrono di Torino, è il principale luogo di culto della città e sorge in un luogo ricco di storia, dietro al Palazzo Reale e davanti alle Porte Palatine di epoca romane. Fu costruito in epoca rinascimentale nel 1500 sulle rovine di antiche chiese paleocristiane e poi medievali. Ricco di quadri, affreschi e statue sacre di estrema rilevanza artistica, contiene anche un enorme organo a trasmissione meccanica costruito nel 1874 con quasi 3.500 canne. All’esterno si trova anche la torre campanaria di Sant’Andrea, realizzata in mattoni rossi nel 1470, che è stata sopraelevata nel 1720 dall’architetto barocco Filippo Juvarra e che oggi è alta 60 metri.

Vero gioiello del Duomo è la cupola di Guarino Guarini che sovrasta la cappella della Sindone, i cui lavori durarono per 28 anni dal 1666 al 1694. Tutti i torinesi ricordano con emozione il devastante incendio che si sviluppò nella notte tra l’11 e il 12 aprile 1997 proprio nella cappella mentre si stava terminando il suo restauro. Il fuoco fu domato solo alle prime luci dell’alba per il lavoro di coraggiosi vigili del fuoco che infransero a colpi d’ascia la teca di cristallo anti proiettile che custodiva la Sindone per portarla al riparo dal pericolo di crollo della cupola. I lavori di recupero della cappella di Guarini durano da allora e dovrebbero terminare nel 2015 in occasione dell’Ostensione della Sindone.

La Sindone è una delle più preziose reliquie cristiane. È un lenzuolo di lino contenente l’immagine di un uomo morto in seguito ad una serie di torture culminate con la crocifissione. La storia inizia a parlare della Sindone nel 1353 in Francia, all’epoca dei Cavalieri. Acquistata dai Savoia, la portarono prima a Chambery nel 1502, dove il telo fu rovinato da un incendio di cui porta ancora le bruciature, e poi nel 1578 a Torino. Mentre la scienza continua a studiare le sue caratteristiche tecniche e cerca di datare la sua origine con precisione, per la tradizione religiosa è il lenzuolo citato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro.

Le esposizioni pubbliche della Sindone sono rare e preziose. Le ultime sono state nel 1978, 1998, 2000, 2010 e 2013. Ogni Ostensione porta a Torino decine di migliaia di fedeli da tutto il mondo. La prossima sarà dal 19 aprile al 24 giugno 2015.

La Consolata

Il Santuario della Consolata, anche Chiesa di Santa Maria della Consolazione, è una basilica, uno dei luoghi di culto più antichi della città. Sorge sui resti della cinta muraria della Augusta Taurinorum romana, la prima chiesetta fu costruita nel 500. Ospitò per diversi secoli sia i monaci benedettini che i monaci cistercensi. La grande devozione che lega la città al santuario deriva da un presunto miracolo qui avvenuto nel 1104. Sembra infatti che un cieco riacquistò la vista dopo aver ammirato un quadro della Madonna, di cui ancora oggi si conserva una copia nella cripta. Capolavoro del Barocco piemontese, contribuirono alla sua costruzione tra ‘600 e ‘700 gli architetti Guarino Guarini e Filippo Juvarra. Ha subito numerose cannonate e bombardamenti: prima quelli dell’assedio di Torino del 1706, poi quelli della Raf durante la Seconda Guerra Mondiale nel 1943.

La Gran Madre

La chiesa della Gran Madre di Dio riprende le architetture del Pantheon di Roma e si staglia al fondo di piazza Vittorio in uno dei più bei paesaggi della città. Fu costruita solo nel 1814 per festeggiare il ritorno di Re Vittorio Emanuele I dopo la sconfitta di Napoleone ed ancora oggi è ben visibile l’iscrizione in latino al suo esterno che ricorda l’episodio. Situata su un piano rialzato, per raggiungere l’ingresso bisogna salire una scalinata.

Sotto il portico colonnato sono collocate due statue, la Fede e la Religione. Secondo la tradizione popolare, due figure indicherebbero il luogo dove è sepolto il Santo Graal. La Gran Madre infatti è anche il centro dei misteri esoterici che circondano Torino, città che per alcuni sarebbe inclusa sia nel triangolo della magia bianca insieme a Praga e Lione, che nel triangolo della magia nera insieme a Londra e San Francisco. La leggenda dice che l’edificio sarebbe legato al culto pagano della Grande Madre, alle tradizione celtiche e ai riti druidici della Natura.

Altri luoghi di culto

Il Tempio Valdese di Torino sorge in corso Vittorio Emanuele, ai margini nel multietnico quartiere di San Salvario. È la più importante delle quattro chiese valdesi in città ed una delle più grandi tra le 120 in Italia. Fino al 1848 i valdesi non avevano diritto di risiedere a Torino, quando fu proclamata la libertà di culto il maestoso edificio fu inaugurato nel 1853 alla presenza degli ambasciatori di Prussia, Inghilterra, Paesi Bassi e Svizzera. Il Tempio oggi è un edificio insolito nel panorama cittadino, con stile neogotico e alte torri con pinnacoli.

Alle spalle del Tempio Valdese sorge la Sinagoga, riconoscibilissima anche da lontano per via della sua architettura orientaleggiante. Fino al 1848 gli ebrei di Torino vivevano nel ghetto, tra via San Francesco e piazza Carlina. Emancipati grazie alle nuove regole imposte dallo Statuto Albertino, per festeggiare decisero di far erigere una grande sinagoga che fosse adatta allo status di Torino prima capitale del Regno d’Italia. Affidarono l’incarico all’architetto Alessandro Antonelli che costruì per loro la Mole.

L’opera si rivelò più complessa del previsto, e la comunità abbandonò il progetto di Antonelli per realizzare una nuova costruzione in via San Pio V, nel quartiere San Salvario, che inaugurò nel 1884. Le quattro torri alte 27 metri sormontate da cupole a cipolla e lo stile neo-moresco della facciata furono scelti per distinguere la sinagoga dagli altri edifici religiosi della città. Duramente colpito dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale nel 1942, fu ricostruito nel 1949. © Of-Osservatorio finanziario riproduzione riservata

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