La Milano dello Shopping

Alla fine degli anni Cinquanta a Milano come nelle altre metropoli del mondo, dall’America all’Europa, arrivò la grande distribuzione a riscrivere le regole dello shopping. Vennero aperti per prima cosa i supermercati poi i centri commerciali, comparvero catene di negozi in franchising, outlet e appena fuori della città retail park, ovvero raggruppamenti di diversi esercizi commerciali dove, una volta parcheggiata l’automobile, all’interno si trova tutto, dal cibo all’abbigliamento, alle suppellettili per la casa.

Queste nuove realtà evidentemente non solo hanno danneggiato i piccoli commercianti e cambiato l’organizzazione della vita quotidiana, ma anche i rapporti sociali, infrangendo in particolare quello tra compratore affezionato e negoziante: oggi nella maggior parte dei casi il consumatore sceglie da solo cosa acquistare e si reca alla cassa.

Questo fenomeno ha interessato anche Milano dove nel corso degli ultimi anni sono stati aperti (e talvolta chiusi alla velocità della luce) una serie di catene di grandi store, presenti anche in altre città europee, che sono andati a sostituire realtà commerciali più piccole o spazi dedicati un tempo ad attività oggi fuori moda.

Uno dei primi store, Benetton

Uno dei primi store è stato Benetton, marchio italiano di grande successo (l’azienda è stata fondata nel 1965) che ha in città diversi punti vendita di abbigliamento, accessori e calzature, uno dei quali in corso Vittorio Emanuele 9. Di recente sono poi comparse le catene straniere: Zara, marchio spagnolo di abbigliamento casual e accessori per la casa (Zara home) ha diversi punti vendita in città.

I grandi marchi stranieri

Il principale di questi occupa un grande spazio in Corso Vittorio Emanuele che fino a vent’anni fa era sede dalla prestigiosa sala cinematografica Astra. Altri marchi esteri presenti in città sono Mariannaud, dalla Francia profumi e creme di bellezza (uno dei quasi quaranta punti vendita si trova in corso Magenta 2); Lush dall’Inghilterra cosmetici e creme di bellezza prodotti usando frutta fresca e verdura, oli essenziali e sintetici sicuri (via Dante 15); Abercrombie & Fitch, casa di moda statunitense che occupa il palazzo in Corso Matteotti costruito da Giò Ponti nel 1939.

I concept store

A queste realtà si aggiungono quelle dei concept store, ovvero dei punti vendita di oggetti eterogenei, ma con il preciso intento di portare il consumatore a entrare in un mondo che ha un concetto su cui si modella l’intero stile del negozio, dalle pareti al contenuto. Tra questi 10 Corso Como, nella via omonima, è stato inaugurato nel 1991 in una casa di ringhiera.

Persino le librerie cambiano

Si respira un’atmosfera cosmopolita mentre si visita la mostra del momento, si beve o si consuma qualcosa nel cafè-restaurant immerso nel verde e poi ci si dedica allo shopping al bookshop con libri d’arte, fotografia, grafica, design, moda, architettura o tra una ricercata selezione di prodotti, dalle borse alle cravatte.

In quest’ottica persino le librerie cambiano. La libreria Rizzoli dopo mesi di lavori di rinnovamento ha riaperto i suoi battenti in Galleria Vittorio Emanuele (sede storica dal 1949) non più concepita come semplice libreria (si trova comunque di tutto), ma come un luogo di ritrovo, di discussione, uno spazio dove il pubblico potrà incontrare personaggi di spicco della cultura italiana.

I negozi storici

Resistono ai cambiamenti alcuni negozi presenti in città da quasi un secolo. Tra questi il grande magazzino la Rinascente. La sua storia inizia nel 1865 quando i fratelli Bocconi aprirono a Milano il primo negozio di abiti già confezionati, su imitazione del Le Bon March, grande magazzino francese. Nel 1917 il senatore Borletti rileva l’azienda, la trasforma nella catena di grandi magazzini più elegante d’Italia. Fa scegliere Il nuovo nome la Rinascente a Gabriele D’Annunzio e affida la pubblicità a Marcello Dudovich.

Peck e i regni delle prelibatezze

Oggi il grande magazzino resiste sotto i portici di piazza del Duomo. Per quanto riguarda la gastronomia, Peck è il regno delle prelibatezze. Francesco Peck era arrivato dall’Ungheria nel 1883 e aveva aperto un negozio in via Orefici. Malgrado i milanesi non fossero avvezzi a prodotti non italiani e di gusto affumicato il successo arrivò presto.

Nei primi anni del Novecento il negozio si trasferì in via Spadari 9, dove ha sede tuttora, e divenne il posto prediletto della borghesia milanese. Oggi il negozio è ancora il regno di salumi, formaggi, carni, prodotti gastronomici, paté, vini, pasticceria, panetteria.

È arrivato Eataly

Altrettanto grande per dimensione e dedicato ai gourmand, ma giovanissimo, a Milano è arrivato Eataly. Il primo punto vendita di questa catena alimentare è stato aperto da Oscar Farinetti nel 2007 a Torino, al Lingotto. A Milano occupa dal 2014 l’ex teatro Smeraldo in piazza XXV Aprile.

Biancheria della casa e molto altro

Per la biancheria della casa e molto altro (nel 2013 è stata lanciata Frette At Home) dal 1878 a Milano in via Manzoni 11 (esistono in città altri punti vendita) c’è Frette: a suo tempo fornitore ufficiale della famiglia reale italiana, poi dei più prestigiosi hotel del mondo con negozi a Londra, New York, Hong Kong. Amleto Missaglia in via De Amicis 53 un’azienda italiana fondata nel 1884: nel corso di quattro generazioni si è evoluta mantenendosi leader nel settore dell’art de la table e dei regali di prestigio, argenti, cristalli e porcellane.

Lo storico negozio Ditta Raimondi di Pettinaroli

Dal 1776 la famiglia Pettinaroli occupa lo storico negozio Ditta Raimondi di Pettinaroli di Corso Venezia 6. Nei locali si respira l’aria di un tempo e i visitatori possono trovare un’ampia collezione di stampe antiche e moderne, album per le fotografie, confezioni di carta da lettera o cartoncini in più colori.

La pasticceria confetteria Cova

La pasticceria confetteria Cova nasce nel 1817 a lato del teatro La Scala. Fondata da Antonio Cova, un soldato di Napoleone, divenne presto un luogo d’incontro del dopo teatro. In seguito al bombardamento del 1943, Cova si stabilisce in via Monte Napoleone 8 dove tuttora si trova

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