Sebbene ancora permangano numerose limitazioni ai viaggi che rendono molto difficili (talvolta impossibili) gli spostamenti per turismo, Lonely Planet ha scelto, come ogni anno, di premiare le 30 destinazioni imperdibili per il 2022, suddividendole in Paesi, Regioni e Città. Dopo il primo appuntamento con i Paesi, ecco la top ten delle regioni che, pandemia permettendo, nei prossimi mesi potrebbero stupirci maggiormente. Ecco dove andare quando finalmente si potrà viaggiare liberamente. E perché vale la pena farlo proprio nei prossimi 12 mesi.

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1. Fiordi occidentali, Islanda

L’Islanda, caratterizzata da una natura incontaminata e mozzafiato è ancora una terra selvaggia e poco compromessa dalla presenza dell’uomo, dove ammirare scenografiche cascate, fiumi, ghiacciai e vulcani ancora in attività, stando lontani dal turismo di massa. Anche se, in anni recenti, ha iniziato ad essere meta gettonata per un numero sempre crescente di viaggiatori internazionali, c’è ancora una parte che resta spesso largamente inesplorata. Si tratta dei Fiordi Occidentali, che offrono uno scenario naturale ancora più suggestivo. Questa regione d’Islanda, collegata al resto dell’isola da un istmo largo 7 km, vanta piccoli villaggi dove conoscere le antiche leggende epiche di questa terra, paesaggi spettacolari e una ricca fauna selvatica.

Ed è proprio il suo essere selvaggia e autentica che ha spinto la community di esperti viaggiatori di Lonely Planet a inserire questa regione al primo posto della Top ten delle mete per il 2022. Si parte da Ísafjörður, la cittadina più popolosa di questa zona, dove ammirare pittoreschi musei dedicati alla vita locale. Mentre per pranzo vale una tappa il ristorante Tjöruhúsið: risale al XVIII secolo, e permette di rivivere il tipico pasto di epoca vichinga.

2. West Virginia, USA

Sul secondo gradino del podio vi è lo stato americano del West Virginia, situato nella regione degli Appalachi, negli Stati Uniti d'America orientali. Questa zona, famosa per le sue montagne e per le industrie di legname e di estrazione del carbone, molto importanti a livello storico, è anche una delle aree del mondo più dense per quanto riguarda il carsismo. Per questa ragione, i suoi selvaggi territori sono anche privilegiati per le ricerche scientifiche, oltre che affollati da amanti delle escursioni naturalistiche. Nell’ultimo periodo poi, spiega Lonely Planet, il West Virgina ha iniziato un processo di progressivo abbandono della produzione di combustibile fossile, con l’obiettivo di ridefinire le modalità di utilizzo delle proprie risorse naturali, maggiormente orientato alla sostenibilità.

Da visitare, inoltre, per la vasta gamma di attività sportive adrenaliniche praticabili, come lo sci, il rafting, la pesca, la caccia, il mountain biking e l'escursionismo. Per le sue montagne poco visitate. E per la sua tipica cultura appalachiana.

3. Xīshuāngbannà Cina

Chiude il podio il Xīshuāngbannà, remoto angolo della provincia sud-occidentale cinese dello Yúnnán che, come fa notare Lonely Planet, è culturalmente più vicino a Bangkok che a Pechino. Il suo territorio, in prevalenza pianeggiante, è attraversato dal Mekong.

Vale la pena visitarlo perché negli ultimi dieci anni si è trasformato da anticonvenzionale destinazione per backpacker a fulcro del turismo interno. Non solo, l’antica importante tappa della via del tè, è anche un punto di accesso a Laos e Vietnam. E oggi, sta iniziando a diventare famoso anche tra i viaggiatori internazionali attirati dai trekking nella giungla e verso remoti villaggi di montagna. Oltre che dalla sua cultura. Da non perdere il mercato notturno, che richiama un numero crescente di viaggiatori stranieri, dove perdersi tra le bancarelle che servono piatti dăi e dello Yúnnán oltre a particolari bar in stile cinese allineati lungo il fiume. E il giardino delle piante tropicali di Měnglún, il più vasto di tutta la Cina.

4. Costa del Kent, UK

L’attrattiva principale della regione si chiama Kent Downs. E sono le splendide scogliere bianche che delimitano la costa di questa regione rendendola iconica. Già riconosciute come "area di eccezionale bellezza naturale (AONB), stanno ora tentando di ottenere lo status di Patrimonio dell’Umanità per l’Unesco. Ma questa contea a sud di Londra ha anche molto altro da offrire.

Il suo paesaggio è incantevole, tanto che il Kent è anche spesso definito il "giardino d'Inghilterra". Qui si trovano, infatti, alcuni dei giardini più belli e famosi del Regno Unito. Oltre a colline, fertili terreni agricoli e scenografiche tenute di campagna circondate da frutteti rigogliosi. Ma tra i motivi per cui vale la pena organizzare un viaggio da queste parti proprio nel 2022, si legge sul libro fotografico di Lonely Planet, vi è certamente l'avvio del processo di riqualificazione delle sue due città più importanti, Dover e Folkestone, ora in fase avanzata. Mentre è in programma per il prossimo settembre il Landscape Festival, che per questa edizione si svolgerà proprio nelle sue campagne.

5. Puerto Rico

È un'isola caraibica e un territorio non incorporato degli Stati Uniti d'America. La sua splendida natura lussureggiante vanta un paesaggio caratterizzato da montagne, scenografiche cascate e dalla foresta tropicale El Yunque. Ideale per gli amanti della vita da mare, qui il sole splende tutto l’anno, mentre le spiagge di sabbia bianchissima ogni anno richiamano un gran numero di turisti. Da visitare soprattutto per ammirare lo spirito della sua gente, che sta reagendo con ottimismo e tenacia alle sfide di questi ultimi anni, pandemia inclusa. E ora, è in fase di lento ma costante recupero.

6. Shikoku, Giappone

E' la quarta isola per grandezza del Giappone, spesso ignorata dal turismo di massa. Qui, spiega Lonely Planet, si può percepire un vero spirito comunitario percorrendo i 1400 km circa dell'antico sentiero di pellegrinaggio buddhista. Ed è proprio su questa isola che sorge anche la prima città giapponese a "rifiuti zero". Meta soprattutto di pellegrini alla ricerca dell'illuminazione, Shikoku vanta però anche paesaggi stupendi, oltre a una ricca storia e una altrettanto folcloristica cultura.

7. Deserto di Atacama, Cile

È il più antico, arido ed elevato deserto del Sudamerica. Si trova in Cile e si estende da nord a sud per circa 1600 km. E nonostante stia attirando un numero sempre crescente di visitatori, offre la possibilità di viaggiare in sicurezza mantenendo il distanziamento sociale. Da esplorare anche perché, dice Lonely Planet, è uno dei luoghi più importanti al mondo per l’osservazione delle stelle e uno dei punti di riferimento per il turismo sostenibile nel Paese.

8. Scenic Rim, Australia

Ideale per gli amanti del turismo ecosostenibile, grazie ai suoi eco-lodge immersi nella natura, alle aziende vinicole, ai 6 parchi nazionali e alle foreste pluviali del Gondwana, lo Scenic Rim, angolo meno noto del Queensland in Australia, è destinato a diventare uno dei protagonisti del turismo a basso impatto ambientale. Non solo. Tante sono anche, si legge nel libro fotografico di Lonely Planet, le nuove attrattive, a cominciare dalla Great Walk più recente d’Australia.

9. Vancouver Island, Canada

L'isola della British Columbia, un tempo paradiso dei pensionati canadesi, è oggi una destinazione trendy con spiagge per il surf, aziende vinicole e innovativi progetti enogastronomici che hanno portato alla nascita di interessanti ristoranti a chilometro zero. Ma è anche meta ideale per il post-covid, soprattutto per le numorose opportunità offerte ai visitatori. E' infatti possibile esplorare le sue splendide montagne boscose, o costeggiare le belle spiagge e le insenature frastagliate a bordo di un kayak.

10. Borgogna, Francia

Questa regione della Francia nel 2022 farà da palcoscenico a due importanti inaugurazioni nel settore dell’enoturismo. Non a caso, la Borgogna è una delle più celebri zone agricole della Francia centro-orientale, dove ordinati filari di vigneti e panorami bucolici sono intervallati da meravigliose tenute d'epoca e favolosi castelli. Da provare, oltre ai vini raffinati e celebri in tutto il mondo, anche i piatti tipici locali.

Shikoku