3000pixel

Riapertura dei musei. Ecco le migliori mostre
in Italia

 di Eleonora Riva e Lucia Ancilotti

A- A+

Sempre attivi anche durante il lockdown, attraverso visite virtuali, video e contenuti social i musei italiani dal 18 maggio 2020 hanno riaperto i battenti, adattandosi alle nuove misure di sicurezza per proteggere i visitatori e garantire il social distancing. Una ripartenza lenta, quindi, che sta riportando a piccoli passi alla normalità del pre-Covid e che può essere una buona occasione per riuscire a visitare alcuni dei musei più importanti in Italia senza dover affrontare interminabili code.

La tecnologia, però, resta il fulcro di molte delle visite. La Pinacoteca di Brera, al momento della prenotazione online, offre al visitatore una Brera Box con materiale di approfondimento da consultare prima della visita mentre a Palazzo Reale è organizzata una mostra immersiva sull'antica civiltà egizia. E dopo il lockdown è possibile ammirare alcuni degli spazi espositivi sotto una nuova luce. Come a Ferrara, dove il Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia si presenta con una nuova illuminazione dal basso che consente di mostrare la pittura senza ombre e aloni. OFTravel ha selezionato le mostre più interessanti per tornare a scoprire l'arte dopo il lockdown, in 5 tra le principali città italiane.


Milano

MUDEC
Pinacoteca di Brera

La Pinacoteca di Brera si visita su prenotazione ma si scopre anche da casa con la Brera Box

Percorsi a senso unico, limitazioni al numero dei visitatori e obbligo di prenotazione. I musei di Milano hanno pensato a tutte le misure per garantire la sicurezza e riaprire gradualmente. Quelli civici, ad esempio, fino al 21 giugno, sono aperti solo a giorni alterni. E sono state studiate numerose novità. Così è possibile visitare la Pinacoteca di Brera gratuitamente ma esclusivamente su prenotazione. Per la sua riapertura è stata scelta una data simbolica, il 9 giugno. Esattamente lo stesso giorno, 70 anni fa, il 9 giugno 1950 la Pinacoteca riapriva al pubblico dopo i bombardamenti del 1943. Registrandosi online si ottiene un codice da presentare all’ingresso e la prenotazione è replicabile più volte e valida per tutta l’estate. Un’altra novità è la Brera Box: al momento della richiesta online si riceve un kit personalizzato di preparazione alla visita, diversificato per tipologia di pubblico, con strumenti didattici e materiale di approfondimento.

Viaggio oltre le tenebre. Tutankhamon RealExperience

L’esperienza immersiva di “Viaggio oltre le tenebre. Tutankhamon RealExperience” a Palazzo Reale

Il MUDEC (Museo delle Culture) ha, invece, scelto di riaprire esclusivamente la sua collezione permanente posticipando a data da definirsi le mostre temporanee. Si può visitare dal venerdì alla domenica, con prenotazione online obbligatoria e ingresso anche in questo caso gratuito. Ha riaperto il 28 maggio, sempre con accessi contingentati e obbligo di prenotazione, Palazzo Reale in cui è possibile visitare la mostra “Georges de La Tour. L’Europa della Luce”, prorogata fino al 27 settembre. Si tratta della prima esposizione in Italia dedicata al celebre pittore francese del Seicento, che indaga i suoi rapporti con i grandi maestri del tempo. Fino a fine agosto si può vivere l’esperienza immersiva di “Viaggio oltre le tenebre. Tutankhamon RealExperience”. La mostra illustra la concezione dell’aldilà degli antichi egizi, ricorrendo a tecniche multimediali che trasportano i visitatori sulle rive del Nilo.

Gallerie d'Italia

La mostra su Canova e Thorvaldsen delle Gallerie d'Italia si può ammirare anche con un tour virtuale

Anche alle Gallerie d’Italia, polo museale di Intesa Sanpaolo, è stata prorogata la mostra allestita prima dello scoppio della pandemia. Così, si ha tempo fino al 28 giugno per ammirare “Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna”, realizzata in collaborazione con il Museo Thorvaldsen di Copenaghen e l’Ermitage di San Pietroburgo. Si tratta di un confronto, mai avvenuto prima, tra due grandi scultori moderni l’italiano Antonio Canova e il danese Bertel Thorvaldsen. Per chi non avesse la possibilità di recarsi negli spazi fisici delle Gallerie d’Italia, l’esposizione può essere ammirata anche attraverso il tour virtuale disponibile sul sito.


Ferrara

Castello Estense
Palazzo Schifanoia

Uno degli affreschi del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia

Anche la città degli Este, Ferrara, ha riaperto al pubblico i suoi musei di maggior interesse. Così, per chi si trovasse in zona, è possibile visitare il Palazzo Schifanoia, una delle antiche Delizie estensi (il palazzo è stato costruito nel 1385) che con la città di Ferrara e il Parco interregionale Delta del Po, sono state inserite dall'Unesco nella lista dei patrimoni dell'umanità. Entrando nell’edificio splendidamente affrescato, e che costituiva al tempo della corte d’Este un luogo destinato al riposo e allo svago, sono visitabili le tre stanze principali: il Salone dei Mesi, che per l’occasione vanta una nuova ed appositamente studiata illuminazione dal basso che consente di mostrare la pittura senza ombre e aloni, la Sala delle Virtù e la Sala delle Imprese, cioè gli appartamenti di Borso d’Este. Ed è in queste suggestive sale che è allestito il percorso espositivo “Schifanoia e Francesco del Cossa. L’oro degli Estensi”, visitabile dal 2 giugno al 13 settembre 2020, dove ammirare splendide opere di pertinenza dei Musei di Arte Antica legate alla figura di Borso, nonché da una piccola selezione di opere “ospiti” dell’Officina ferrarese.

Palazzina Marfisa d'Este

A Ferrara sono visitabili anche le stanze della Palazzina Marfisa d'Este

Recandosi a Palazzina Marfisa d'Este, la nobile dimora ferrarese del Cinquecento e tra i migliori esempi cittadini di residenza signorile del XVI secolo, si possono visitare le sale arredate con mobili d’epoca (quasi tutti risalenti al XVI e XVII secolo) e suppellettili ornamentali. E’ qui che visse la nobildonna Marfisa, figlia di Francesco d’Este. L’edificio, costruito nel 1559 e che in realtà fa parte di un più vasto complesso di strutture che include anche un’area adibita in parte a giardino, si caratterizza soprattutto per i suoi interni decorati da affreschi sui soffitti, in parte rifatti nel restauro del XX secolo.

Castello Estense

Il Castello Estense propone una monografica su Gaetano Previati

Anche il monumento più rappresentativo di Ferrara, il Castello Estense, conosciuto anche come castello di San Michele, ha riaperto i battenti dal 6 giugno. E’ qui che è stata prorogata, fino al 27 dicembre 2020, la grande mostra monografica dedicata a "Gaetano Previati, tra simbolismo e futurismo", organizzata dalla Fondazione Ferrara Arte in collaborazione con il Comune, in occasione del centenario della morte del grande artista ferrarese. L'esposizione, che era stata inaugurata lo scorso febbraio e avrebbe dovuto concludersi il 7 giugno, è articolata su un percorso espositivo che permette di ammirare un centinaio di opere, tra olii, pastelli e disegni selezionati dal vasto fondo delle raccolte civiche ferraresi a cui si uniscono anche altri lavori provenienti da collezioni pubbliche e private, con in aggiunta alcuni importanti documenti inediti. Ma non sono visitabili, almeno per il momento, le prigioni e la torre dei Leoni.


Genova

Palazzo Ducale
Palazzo Ducale

Il Palazzo Ducale di Genova

Particolare l’esperienza che si può vivere al Palazzo Ducale di Genova, uno dei principali edifici storici e musei del capoluogo ligure, nonché sede del dogato dell'antica Repubblica. La sua costruzione risale al XIII secolo e dopo un lungo periodo di abbandono fu restaurato per ospitare al piano nobile importanti mostre d'arte, ma anche dibattiti e convegni. Da qualche giorno vi è ospitato uno dei capolavori forse più famosi del pittore impressionista Claude Monet, “Le Ninfee”, che rappresenta uno dei temi più cari sviluppati dall’artista nel corso di trent’anni di carriera, e che ha portato alla realizzazione di uno dei cicli pittorici che hanno radicalmente trasformato la storia dell’arte, con circa 250 tele aventi tutte come protagonista questo fiore che galleggia sull’acqua.

le Ninfee Monet

"5 minuti con Monet" è il titolo della mostra che permette di ammirare, in solitaria, Le Ninfee

Un percorso espositivo che si compone di una sola opera ha una particolarità quasi del tutto inedita. Il direttore Serena Bertolucci e il presidente Luca Bizzarri hanno, infatti, ideato una formula innovativa di accesso: a ogni visitatore sono concessi cinque minuti per sostare da solo dinanzi al quadro. Così, si può restare da soli nella sala in penombra e scegliere se ammirare il dipinto in silenzio. Oppure si può decidere di utilizzare una audioguida per scoprire tutti i dettagli tecnici dell’arte pittorica dell’autore o essere accompagnati da musiche di sottofondo per vivere al meglio l’esperienza immersiva ed emotiva della fruizione solitaria. Il dipinto, che risale al 1916-19, è stato prestato a Genova dal Musée Marmottan Monet di Parigi, e si potrà ammirare fino al prossimo 23 agosto.


Firenze

Giardino di Boboli

Il Giardino di Boboli, il parto storico di Firenze, ha riaperto a fine maggio

Il ritorno alla “nuova normalità” del capoluogo toscano, dove sono custoditi molti dei principali capolavori dell'arte e dell'architettura rinascimentale italiana, è stato sancito dalla riapertura delle Gallerie degli Uffizi, il museo più visitato d’Italia nel 2019. Le modalità di fruizione sono state riviste in modo da contingentare gli accessi, e soprattutto per evitare il formarsi di assembramenti di fronte alle opere di maggiore interesse. Come, per esempio, Venere e Primavera del Botticelli, il doppio ritratto dei duchi di Urbino di Piero della Francesca, il Tondo Doni di Michelangelo, la Madonna del Cardellino di Raffaello e la Medusa di Caravaggio.
Mentre per chi si trovasse in zona, vale una visita il Giardino di Boboli già aperto al pubblico da fine maggio. Il parco storico tra i più antichi di Firenze, meta ogni anno di circa 800.000 visitatori, è una sorta di museo a cielo aperto per via della sua impostazione architettonico-paesaggistica e per la splendida collezione di sculture che qui sono custodite. Nato originariamente come giardino granducale di Palazzo Pitti, è connesso al Forte di Belvedere, e rappresenta uno dei più importanti esempi di giardino all'italiana al mondo.

Palazzo dei Medici Riccardi

I visitatori vengono accolti nel Cortile di Michelozzo di Palazzo dei Medici Riccardi

Anche il Museo di Palazzo dei Medici Riccardi è ora visitabile, ma solo 3 giorni a settimana e su prenotazione. In occasione della riapertura, poi, sono state introdotte alcune novità. Nel cortile di Michelozzo i visitatori vengono ora accolti da un mediatore culturale dell’Associazione Muse che racconta la storia del palazzo e delle famiglie che vi abitarono prima di iniziare la visita. Salendo al primo piano, è possibile ammirare la Cappella dei Magi in una veste inedita: un suggestivo racconto audio è accompagnato da una studiata regia di luci realizzata grazie a un nuovissimo sistema di illuminazione per esaltare maggiormente i dettagli degli affreschi di Benozzo Gozzoli. E ha già riaperto anche la mostra “Tutankhamon viaggio verso l’eternità”, allestita nella Galleria delle Carrozze, che resterà visitabile fino a fine giugno.


Roma

Cappella Sistina
Giardini Vaticani

I Giardini Vaticani si possono visitare con un open bus

Hanno riaperto il 1° giugno 2020 i Musei Vaticani e anche in questo caso è obbligatoria la prenotazione, da effettuare online senza il tradizionale costo di prevendita di 4 euro. Alle proposte già presenti prima del lockdown si aggiunge anche un nuovo tour in open bus per scoprire i Giardini Vaticani attraverso un percorso esclusivo e con un accesso dedicato senza dover passare nei Musei. E hanno riaperto anche le Ville Pontificie di Castel Gandolfo, per ammirare la residenza estiva del Papa e i suoi meravigliosi giardini. Da visitare esclusivamente il sabato e la domenica, sempre con prenotazione obbligatoria.

Scuderie del Quirinale

Alle Scuderie del Quirinale prosegue la mostra dedicata a Raffaello

Nuove date (2 giugno - 30 agosto) sono previste per la mostra alle Scuderie del Quirinale per celebrare i 500 anni dalla morte di Raffaello. Gli appassionati d’arte già durante la fase di chiusura per l’emergenza hanno potuto vedere sul sito una serie di contenuti video, approfondimenti e incursioni nel backstage della mostra. Mentre per consentire la visita reale, con prenotazione obbligatoria, sono state applicate alcune misure di sicurezza. Ad esempio, nelle stanze non si può sostare per più di 5 minuti, per un massimo di sei persone contemporaneamente. Per offrire la possibilità a tutti di visitare l'esposizione, però, l'orario è prolungato fino a notte: le 23 in settimana e l'una nel week end. Al MAXXI, invece, è stata prorogata fino al 27 settembre la retrospettiva “Gio Ponti. Amare l’architettura” dedicata al grande architetto e designer, a quarant’anni dalla sua scomparsa.

Il Salone dei Mesi

di Palazzo Schifanoia

Copyright 2020 © OfNetwork Srl. Tutti i diritti riservati