Scoprire Torino grazie al New York Times
Una veduta di Torino
Il New York Times ha inserito Torino, unica italiana, nella classifica mondiale delle 52 mete imperdibili del 2016. Prima capitale d’Italia dal regale fascino ottocentesco, oggi ha abbandonato i panni di fumosa capitale industriale per una metropoli colorata, divertente e ben organizzata, piena di giovani da tutto il mondo che vengono a studiare nella sua Università e ricca di turisti che ne apprezzano lo stile ottocentesco, la fremente scena culturale e l’ottima enogastronomia. Ecco un itinerario di 48 ore, per vivere al meglio la città, tra street food a 5 stelle e mostre di incomparabile valore artistico. E con i luoghi e le iniziative che hanno fatto rientrare Torino nell'annuale classifica del New York Times.
Venerdì
Il Museo Egizio
La prima cosa da fare appena arrivati in città è acquistare la Torino+Piemonte Card che costa 35 euro per due giorni e consente l’accesso a tutti i musei più belli, come il Polo Reale, la Galleria d’Arte Moderna, il Museo Egizio e il Museo del Cinema. Con 4 euro e 50 i più si viaggia gratuitamente su tutti i mezzi pubblici.
Il museo da visitare subito, se si riesce ad arrivare in città nel pomeriggio è l’Egizio, approfittando del fatto che durante la settimana le code di ingresso sono un po’ più veloci. Riaperto il 1 aprile 2015 dopo una ristrutturazione da 50 milioni di euro grazie al sostengo della Compagnia di San Paolo, oggi è uno dei più moderni e innovativi musei d’Europa. Per quanto si possa pensare di sapere su Faraoni, Mummie e Piramidi, una visita all’Egizio di Torino lascerà sempre senza fiato. Quasi 800.000 visitatori nel 2015, custodisce la seconda collezione più importante al mondo dopo quella di El Cairo. Tra un Sarcofago e un Papiro, è possibile anche fare una pausa caffè nel nuovo punto ristoro appena inaugurato sulla terrazza d’inverno.
La Farmacia, per una sosta golosa
A due passi dal Museo Egizio, in piazza Carignano, sono d’obbligo due soste golose. Gli amanti del gelato non possono non fermarsi nello storico caffè Pepino fondato nel 1884, per gustare il Pinguino di cui andava ghiotta anche la Famiglia Reale. Stecco ricoperto di cioccolato, i puristi lo preferiscono alla crema, i più ghiotti al gianduja, mentre i più originali lo scelgono alla viola. La novità dolciaria del 2015 a Torino è stata la Farmacia, sempre in piazza Carignano, che cura i "malanni" di visitatori e turisti a suon di bignole allo zabaglione e torte alla frutta. Pasticceria-boutique che serve dalla colazione all'aperitivo, fa parte del ristorante una stella Michelin Del Cambio. Tra le tante delizie, sono da assaggiare i mini Bònet, dei piccoli budini tipici piemontesi fatti con cioccolato, nocciola, caffè e amaretto, e le praline ricoperte ai mille gusti.
L'ex area industriale Docks Dora
Seguendo i consigli del New York Times, gli amanti dell’arte possono scegliere di passare il resto del pomeriggio (e anche la sera per una cena) nell’ex area industriale ammodernata dei Docks Dora, a nord della città, ricca di gallerie innovative, laboratori e club di tendenza.
Sabato
Camera, centro italiano per la fotografia
Sabato mattina si apre con una visita a Camera, il nuovo centro italiano per la fotografia inaugurato a Torino da pochi mesi. 2.000 metri quadri di esposizione in pieno centro, si trova nell’edificio in cui fu aperta la prima scuola pubblica del Regno d’Italia. Tra le mostre visitabili al momento, “Sulla scena del crimine. La prova dell’immagine dalla Sindone ai droni” analizza la storia della fotografia forense in oltre un secolo di storia. OH MAN è invece il nuovo progetto dell’artista francese Lise Sarfati che ha fotografato in California alcuni uomini nel loro contesto quotidiano di lavoro.
Il nuovo Mercato Metropolitano
Per la pausa pranzo il consiglio è di recarsi nel nuovo Mercato Metropolitano, esperienza gastronomica “di strada” che dopo la prima tappa a Milano durante i mesi di Expo ha colonizzato la vecchia stazione di Porta Susa a Torino. 2.500 mq con oltre 600 posti a sedere, il market e le botteghe del gusto, al progetto partecipa Intesa Sanpaolo attraverso il sito di e-commerce del Gruppo www.createdinitalia.com che offre ai piccoli produttori locali e agli artigiani del cibo un accesso guidato al mondo del commercio online. Qui si possono degustare hamburger di alta qualità, pizze riccamente farcite, specialità siciliane e okonomiyaki giapponesi, il tutto innaffiato da birre artigianali e dai migliori vini d’Italia.
Piazza Castello
Il sabato pomeriggio continua con un giro nel centro della città. Immancabile una visita a Piazza Castello su cui si affacciano Palazzo Madama, antico castello da cui la piazza prende il nome, eleganti edifici, il Teatro Regio e la Chiesa di San Lorenzo. Il Palazzo Reale, residenza ufficiale dei Savoia fino alla metà del 1800, si affaccia sulla piazzetta adiacente.
Da qui si può proseguire per ammirare le bellezze architettoniche della città e per un po’ di shopping fino al salotto torinese per eccellenza, Piazza San Carlo, con i suoi caffè storici: il caffè San Carlo, inaugurato nel 1842, il caffè Torino e la pasticceria Fratelli Stratta, del 1836.
Per una veduta panoramica della città dall’alto, il luogo migliore è la Mole Antonelliana, l’edificio più alto e sede del Museo del Cinema.
Il progetto Arte in Barriera
Per chi ama l'arte più innovativa, oltre al classico giro per le vie del centro c'è anche un altro percorso, più originale, che porta il visitatore nei luoghi della street art. Torino, infatti, è uno delle città più amate dagli artisti per le opere di strada e, come cita il New York Times, ospita uno dei progetti più importanti Arte in Barriera. Promosso dal Comune di Torino, il progetto ha trasformato tredici facciate cieche del quartiere popolare Barriera di Milano in altrettante opere di arte pubblica, ad opera dello street artist Millo. Sul sito dell'iniziativa, è possibile scaricare la mappa in Pdf per vedere dal vivo le opere, legate da un unico filo conduttore: il rapporto tra l'uomo e il tessuto urbano.
Il ristorante Camilla's Kitchen
Sabato sera si può optare per una cena nel ristorante appena aperto da Riccardo Ferrero, chef con lunga esperienza in cucine stellate. Camilla’s kitchen è a due passi da piazza Vittorio e propone in un ambiente elegante ma non troppo formale una cucina tradizionale piemontese. Il menù degustazione costa 36 euro vini esclusi. Da non perdere il vitello tonnato alla vecchia maniera con tonno e acciughe senza maionese, gli agnolotti ai tre arrosti serviti al fumo (cioè serviti a secco su un tovagliolo con brodo a parte) e il filetto di fassone piemontese.
Domenica
FiorFood di Coop
L’ultimo giorno a Torino obbliga a una visita nel nuovo FiorFood di Coop, concept store enogastronomico a 5 stelle che riprende il modello inventato da SlowFood con Eataly. 1.300 metri quadri su due piani nella centralissima Galleria San Federico, nei locali di Unipol, comprende un supermercato di prodotti di altissima qualità, bar e bistrò per un pranzo veloce eppur raffinato e anche un “distaccamento” del ristorante stellato La Credenza di San Maurizio Canavese. Appena 30 coperti e un menù che è l’esplorazione e l’esplosione dei sapori dei prodotti del territorio. L’apertura del primo FiorFood d’Italia, a dicembre 2015, ha dato nuova vita all’esclusivo spazio commerciale anni ’30 che si sta ripopolando di negozi ricercati per lo shopping di livello.
Dove dormire
NH Collection Piazza Carlina
E’ stato inaugurato da un anno l’NH Collection Piazza Carlina, nato dalla ristrutturazione di un antico Regio Albergo di Virtù del ‘500 nella splendida piazza Carlo Emanuele II. L’originario schema a “C” della planimetria del palazzo con corte interna è stato mantenuto, fuso con elementi moderni, acciaio e metallo. A cinque minuti a piedi dal fiume Po, offre camere con vista sulla Mole Antonelliana. E’ un 4 stelle superior con palestra, terrazza panoramica e colazione fino alle 12 nel weekend. Le tariffe partono da 152 euro a notte.
Turin Palace Hotel
E’ ancora più recente la riapertura del Turin Palace Hotel, proprio davanti alla stazione di Porta Nuova. Nato nel 1850 e per decenni anni l’albergo più bello della città, è stato molto amato dai torinesi che negli anni ’50 organizzavano sontuose feste di matrimonio nei suoi saloni affrescati. Dopo un lungo periodo di abbandono, è stato acquistato dal Gruppo Reale Mutua che l’ha completamente ristrutturato e ha riconsegnato per il piacere dei turisti uno splendido hotel 4 stelle superiore. Le camere standard sono particolarmente ampie e curate, la struttura offre anche una spa ad uso esclusivo degli ospiti e una terrazza panoramica dalla quale si gode una vista incredibile sui tetti della città. le tariffe partono da 152 euro a notte.