Mostre. Le cinque più attese del 2022
SOMMARIO
Al Mudec c’è tempo fino al 27 marzo per visitare la prima esposizione milanese interamente dedicata a Mondrian. A Brescia sono celebrate le figure femminili, attraverso 90 capolavori di grandi artisti come Tiziano e Hayez. La Collezione Peggy Guggenheim, da aprile, indaga l’interesse dei surrealisti per la magia e l’occulto. Firenze celebra il grande genio del Rinascimento Donatello mentre a Roma torna il dipinto “Danza Campestre” di Guido Reni
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Mostre. Le cinque più attese del 2022
Nel 2022, tornano in Italia le grandi mostre, alcune riallestite dopo lo stop del 2020 a causa della pandemia. Altre dedicate per la prima volta a un unico artista. OFTravel ha selezionato le cinque imperdibili nei primi mesi dell’anno.
Mondrian al Mudec di Milano
Fino al 27 marzo 2022, il Museo delle Culture ospita “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione”, primo progetto espositivo a Milano dedicato esclusivamente all’artista olandese, realizzato in collaborazione con il Kunstmuseum Den Haag, detentore della più importante collezione di opere di Mondrian al mondo. Oltre alle sessanta opere provenienti dai Paesi Bassi sono visibili anche due del Museo del Novecento di Milano e un quadro neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado.Durante il percorso si ammirano sia i dipinti che hanno reso Mondrian il pioniere dell’arte astratta sia la progressiva evoluzione stilistica (nella foto di copertina “Studio pointilliste di una duna con crinale a destra” del 1909), utilizzando come filo conduttore il tema del paesaggio.
Donne nell’arte al Palazzo Martinengo di Brescia
“Donne nell’Arte da Tiziano a Boldini”, chiusa in anticipo a marzo 2020 a causa della pandemia, è stata riallestita al Palazzo Martinengo di Brescia. I visitatori hanno così tempo fino al 12 giugno 2022 per ammirare i capolavori “al femminile” di grandi artisti come Tiziano, Guercino, Appiani, Hayez, Zandomeneghi e Boldini. E sono presenti anche quadri, provenienti da collezioni private, mai esposti in precedenza. Per un totale di 90 capolavori allestiti in un percorso suddiviso in otto tappe tematiche: Sante ed eroine bibliche, Mitologia in rosa, Ritratti di donne, Natura morta al femminile, Maternità, Lavoro, Vita quotidiana e Nudo e sensualità.Dal 12 febbraio, inoltre, il biglietto della mostra dà diritto alla visita gratuita del Museo Diocesano dove sarà allestita una piccola esposizione curata da Davide Diotti incentrata sulla figura della donna nella pittura sacra.
Surrealismo al Peggy Guggenheim di Venezia
Dal 9 aprile al 26 settembre 2022, la Collezione Peggy Guggenheim in collaborazione con il Museum Barberini di Potsdam presenta “Surrealismo e magia. La modernità incantata”, prima mostra internazionale che affronta l’interesse dei surrealisti per la magia, l’esoterismo, la mitologia e l’occulto.L’esposizione include una sessantina di lavori, provenienti da oltre 40 grandi istituzioni internazionali e collezioni private, di grandi nomi come Salvador Dalí, Giorgio de Chirico, René Magritte, Roberto Matta, Victor Brauner e Leonora Carrington.
Da un punto di vista cronologico, il percorso inizia con pittura metafisica di Giorgio de Chirico, datata intorno al 1915, fino ad arrivare al dipinto di Max Ernst “La vestizione della sposa” del 1940.
Donatello a Palazzo Strozzi di Firenze
È presentata come una mostra storica e irripetibile “Donatello, il Rinascimento” che dal 19 marzo al 31 luglio 2022 sarà allestita a Firenze in due sedi: Palazzo Strozzi e i Musei del Bargello. I visitatori avranno modo di ripercorrere il percorso artistico del genio dei Rinascimento, messo a confronto anche con capolavori di Brunelleschi, Masaccio, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini, Raffaello e Michelangelo.Attualmente non sono ancora state annunciate le opere in mostra, ma saranno presenti con certezza, grazie alla collaborazione con altre istituzioni internazionali, la Madonna Pazzi e i lavori custoditi ai Musei del Bargello, come i due David, in marmo e bronzo, il San Giorgio, il Putto danzante e il rilievo della Crocifissione.
Guido Reni alla Galleria Borghese di Roma
La Galleria Borghese sceglie di celebrare, dal 9 febbraio 2022, il ritorno nella collezione del dipinto “Danza campestre” di Guido Reni. Inizialmente in possesso della Galleria, l’opera è stata venduta alla fine dell’Ottocento e nel 2008 è comparsa sul mercato antiquario a Londra, riferito ad un anonimo artista bolognese.La mostra “Guido Reni a Roma. Il Sacro e la Natura” ha l’obiettivo di raccontare il rapporto tra l’artista e la pittura di paesaggio, anche in confronto ad altri pittori italiani e stranieri presenti nella Capitale nel primo Seicento.
Fulcro dell’esposizione è l’olio su tela che raffigura una festa campestre: un ballo organizzato da un gruppo di contadini, al quale assistono anche alcune dame e signori del luogo.
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