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Musei italiani. Le principali novità per la riapertura e le mostre da non perdere

SOMMARIO

Gli Uffizi di Firenze inaugurano quattordici nuove sale. La Pinacoteca di Brera pensa a una fruizione alternativa con la BreraCard. A Torino e Roma sono organizzati percorsi per celebrare le antiche culture. E a giugno aprirà il rinnovato Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica. Ecco alcune idee per una gita culturale sfruttando la zona gialla

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Musei italiani. Le principali novità per la riapertura e le mostre da non perdere

Dopo circa due mesi di chiusura, le città italiane che si trovano in zona gialla hanno riaperto musei e aree archeologiche. Con nuove esposizioni ma anche con importanti novità a livello organizzativo. OFTravel ha selezionato le più interessanti mostre del momento che possono essere un buono spunto per una gita fuori porta.

Gallerie degli Uffizi - Firenze

Hanno riaperto il 4 maggio 2021 con importanti novità gli Uffizi di Firenze. I visitatori possono ora ammirare 129 opere, disposte in quattordici nuove sale (foto di copertina). Tredici sono dedicate a grandi artisti della pittura fiorentina, emiliana e romana del Cinquecento, come Daniele da Volterra, Rosso Fiorentino, Bartolomeo Passerotti, Parmigianino e Pontormo.
Mentre la quattordicesima è un’anteprima degli spazi che presto accoglieranno gli autoritratti degli artisti collezionati nel corso dei secoli, con lavori, tra gli altri, di Bernini, Cigoli, Chagall, Guttuso.

Una visita al museo in questi giorni è anche l’occasione per ammirare un’opera mai esposta prima, la tela raffigurante “Omero e l’enigma dei pidocchi” di Bartolomeo Passerotti, acquisita a inizio 2021. Ma anche per camminare lungo il “Corridoio dei marmi”, uno spazio ricco di antichi rilievi, tra i quali spicca il Pastore seduto, detto anche il Viandante, della fine del I secolo d.C.

Pinacoteca di Brera - Milano

Non una novità negli allestimenti, ma una nuova fruizione del museo, è quello che propone la Pinacoteca di Brera, riaperta al pubblico dal 4 maggio. I visitatori non acquistano più il singolo biglietto ma la tessera BreraCard, al costo di 15 euro, che oltre alla possibilità di visitare le sale dà anche accesso alla piattaforma online Brera Plus+, lanciata nel corso della prima fase della pandemia, con esperienze virtuali, contenuti multimediali, documentari ed eventi speciali.
Nel dettaglio, la carta consente di accedere gratuitamente agli spazi della Pinacoteca per tre mesi e di ricevere la BreraBox, un kit di strumenti di supporto alla visita. E si può acquistare esclusivamente online, mentre la classica biglietteria del museo è stata trasformata in un help desk incaricato a rispondere alle esigenze del pubblico.

Per chi volesse visitarla nei prossimi mesi, vale la pena dedicare del tempo anche alla mostra della Biblioteca Braidense “La Milano di Napoleone: un laboratorio di idee rivoluzionarie. 1796-1821”, allestita in occasione dei 200 anni dalla morte di Napoleone Bonaparte. La rassegna è visitabile fino al 10 luglio ed espone rarissimi documenti e autografi dell’epoca.

Museo Egizio - Torino

Il Museo Egizio ha pensato, per la riapertura, a un nuovo progetto espositivo denominato “Nel laboratorio dello studioso”. Si tratta di un ciclo di mostre che punta l’attenzione su una serie di reperti della collezione torinese, con approfondimenti inediti sulle storie che custodiscono e sulle ricerche realizzate.
Ogni due mesi la mostra sarà dedicata a un reperto diverso. Il primo, visitabile fino al 27 giugno, è la statua di Hel: di epoca Ramesside (XIX dinastia, 1279-1213 a.C. circa), rappresenta una donna seduta su uno sgabello con cuscino, che stringe nella mano sinistra un fiore di loto e nella destra uno strumento musicale rituale usato nel culto della dea della sensualità, Hathor.

Il calendario proseguirà fino al 2022. Tra luglio e agosto sarà così possibile ammirare l’esposizione “Ad Astra, la decifrazione della tavola stellare di Mereru”. Mentre tra novembre e gennaio 2022 sarà la volta di “Gatti, falchi e anguille. I bronzi votivi per mummie animali”.

La riapertura è anche l’occasione per apprezzare il nuovo impianto di illuminazione del museo, pensato per osservare con facilità anche i dettagli più piccoli garantendo al tempo stesso una ottimale conservazione dei reperti.

Musei Capitolini - Roma

Sono numerose le novità proposte da fine aprile dai musei e dalle aree archeologiche che fanno parte del Sistema Musei Civici di Roma. Ad esempio, la Centrale Montemartini ospita l’esposizione “Colori dei romani. I mosaici dalle collezioni capitoline”, una selezione di antichi mosaici pavimentali e parietali di grande pregio.

In occasione delle celebrazioni per i 150 anni dalla proclamazione di Roma Capitale, a Palazzo Braschi è aperta la mostra “Roma. Nascita di una capitale. Roma 1870-1915” con oltre 600 opere e documenti che illustrano la Roma “storica” e i suoi protagonisti, gli scavi archeologici, le demolizioni e le ricostruzioni.

Partirà, invece, il 12 maggio nel parco di Villa Borghese la seconda edizione di “Back to Nature” con installazioni di artisti contemporanei di fama internazionale come Loris Cecchini, Leandro Erlich, Giuseppe Gallo, Marzia Migliora, Michelangelo Pistoletto, Pietro Ruffo, Marinella Senatore e l’Accademia di Aracne.

Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica - Brescia

Aprirà l’11 giugno il nuovo Museo Archeologico Nazionale dedicato alla Valle Camonica romana, una delle realtà archeologiche più importanti dell’arco alpino. La sede sorgerà nel centro storico di Cividate Camuno, in provincia di Brescia. Le otto sezioni, ospiteranno reperti di età romana, tra i quali amuleti in oro e argento, corredi funerari rinvenuti nelle necropoli, una porta carbonizzata in legno risalente al II-I secolo a.C. e la statua della dea Minerva dal santuario di Breno, in marmo greco.

Il museo sarà anche il punto di partenza per scoprire altre tappe della Valle Camonica, come l’area del foro e il Parco Archeologico del teatro e dell’anfiteatro. Da raggiungere attraverso un percorso ciclo-pedonale lungo il fiume. A breve distanza si trova anche il Parco Archeologico del Santuario di Minerva, in località Spinera di Breno.

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