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5 mete lontane da tutti e da tutto. Da sognare. O forse un giorno....

SOMMARIO

Ville private in Cambogia con accesso diretto al mare e tutti i comfort. Piccoli villaggi di pescatori e paesaggi sconfinati alle Isole Faroe. Flora e fauna che si trovano solo qui, sull’isola di Socotra in Yemen. Ecco alcuni esempi di mete da sogno, da visitare quando si potrà tornare a viaggiare per restare comunque lontani dal turismo di massa

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5 mete lontane da tutti e da tutto. Da sognare. O forse un giorno....

Prendere un aereo e andare alla scoperta di mete ancora poco battute è per il momento impossibile. La pandemia ha temporaneamente bloccato il turismo ma chi non ha perso la voglia di partire per nuove avventure e scoprire luoghi incontaminati può già iniziare a pianificare la prossima vacanza.

OFTravel ha selezionato cinque mete da sogno per viaggiare con la fantasia. O da visitare appena si potrà tornare a farlo. Dalle lussuosissime isole private in Cambogia, dove restare lontani da tutti, all’isola di Socotra nello Yemen, uno degli ultimi paradisi terrestri, fino ad arrivare in Australia, nel nuovo parco nazionale del Paese, Houtman Abrolhos, caratterizzato da una natura incontaminata e una straordinaria biodiversità. Passando, poi, per le Faroe, arcipelago di origine vulcanica con folcloristici villaggi di pescatori e giungendo infine al White Sands National Park, il surreale deserto bianco del New Mexico.

Song Saa - Cambogia


Le due isole private di Koh Ouen e Koh Bong si trovano in un arcipelago sperduto a sud della Cambogia, perfetto per chi vuole passare una vacanza all’insegna del relax e della privacy. Qui lusso e sostenibilità si mixano alla perfezione, creando il resort 5 stelle Song Saa, con ville in legno sospese sull’acqua, riserva naturale, spiaggia privata dove fare snorkelling tra la barriera corallina incontaminata e centro benessere en plein air.

La sistemazione più esclusiva è la Royal Villa, in una delle zone più suggestive e appartate. A disposizione ci sono due camere da letto, una terrazza, una grande piscina privata da 33 metri quadrati, accesso privato al mare, cucina e un'ampia zona pranzo. Tra le particolarità, la villa prevede una postazione ad hoc per prepararsi un mojito e tappetini per lezioni private di yoga.

Molto particolari ed esclusive anche le attività proposte dal resort. Su richiesta, nelle ville è possibile allestire un cinema privato mentre i visitatori più attenti alla sostenibilità possono unirsi al team di conservazione per un tour del villaggio di Prek Svay, sull'isola vicina, per conoscere come viene supportata la comunità locale. Si può poi prendere parte a safari sulle due isole per conoscerne la flora e la fauna mentre i bambini partecipano a una caccia al tesoro. Alcuni monaci buddisti del posto, inoltre, possono organizzare una tradizionale cerimonia di benedizione.

Socotra - Yemen


L’isola di Socotra si trova nell’Oceano Indiano, al largo del Corno d’Africa, e oltre ad essere Patrimonio Mondiale dell’Umanità è considerata uno degli ultimi paradisi terrestri, con una biodiversità unica al mondo. Qui, infatti, si trovano specie animali e vegetali che non esistono in nessun altro luogo, come la Dracaena cinnabari, pianta simbolo dell’isola che può vivere fino a 5.000 anni e che è caratterizzata da una particolare resina rossa chiamata anche “sangue di drago”. Da ammirare con uno dei trekking più famosi, al Dicksam Plateau.

È proprio la natura, quindi, la padrona dell’isola. I visitatori si trovano di fronte paesaggi incontaminati e mozzafiato, piscine naturali, canyon, distese aride e lagune cristalline. E si ha la possibilità di entrare in contatto con la popolazione locale, composta per lo più da pescatori. Lontani, però, dal lusso: qui non esistono resort.

Viaggiare in questo paese è al momento molto complicato. Oltre alle difficoltà create dalla pandemia, infatti, in Yemen è in corso una tragica guerra ormai da anni. Ecco, quindi, che l’isola può oggi essere visitata solo virtualmente, attraverso video e foto online, nell’attesa di poterla ammirare dal vivo.

Isole Faroe - Regno di Danimarca


La natura, selvaggia e incontaminata, è la vera protagonista del piccolo arcipelago a governo autonomo che fa parte del Regno di Danimarca e che comprende 18 isole di origine vulcanica immerse nell’oceano Atlantico del Nord. Amate soprattutto da escursionisti e appassionati di birdwatching, queste isole contano una popolazione di soli 50.000 abitanti, disseminati in piccoli e folcloristici villaggi di pescatori. Le scogliere a picco sul mare ospitano numerose specie di uccelli marini, le vallate per lo più inesplorate sono patria di greggi di pecore che vagano libere (sembra infatti che il nome dell’arcipelago, Fær Øer, significhi letteralmente “isole delle pecore”), mentre le montagne offrono sentieri suggestivi per gli amanti del trekking oltre che un eccezionale punto di vista panoramico sulla natura circostante.

Situate tra l'Islanda e la Norvegia, sono collegate tra loro da tunnel stradali, traghetti, strade rialzate e ponti, che rendono particolarmente suggestivo un viaggio on the road in queste terre ancora pressoché ignorate dal turismo di massa. Da prevedere una tappa nella piccola capitale Tórshavn (letteralmente “porto di Thor”, il famoso dio nordico della mitologia locale) dove immergersi nella cultura vichinga nei vari musei dedicati. Sull’isola di Vagàr vale una sosta il Leitisvatn, un lago incredibile che è anche una straordinaria illusione ottica: situato 30 metri sopra il livello del mare, vanta una scogliera a picco sull’oceano che lo fa sembrare quasi sospeso. Sull’isola di Streymoy, nel piccolo villaggio di Saksun le caratteristiche abitazioni hanno tutte i tetti in erba. Mentre, per gli amanti dell’avventura, è imperdibile il trekking sulla vetta più alta di tutto l’arcipelago, lo Slættaratindur: dalla sua cima, se il cielo è sereno, si possono vedere tutte le 18 isole.

White Sands National Park - USA


E’ un paesaggio surreale, quasi lunare, quello si può ammirare visitando il White Sands National Park, il deserto bianco nel sud del New Mexico, negli Stati Uniti, recentemente inserito tra i parchi nazionali americani. Composto da incredibili dune bianchissime di polvere di gesso, ha un aspetto che cambia in continuazione grazie al vento che modella le dune spostando i piccolissimi granelli di gesso per dar loro nuove forme o alle piogge che, cementificandoli, rendono la superficie solida e compatta. Si trova nel Tularosa Basin, e millenni fa, prima che l’evaporazione gli conferisse l’aspetto odierno, era un enorme bacino d’acqua conosciuto come Lago Otero, circondato da una natura rigogliosa e incastonato tra i monti di San Andrés e Sacramento. E’ qui che sono stati rinvenuti numerosi fossili e impronte lasciate dai grandi mammiferi del Pleistocene, a dimostrazione del fatto che il grande lago era una fonte idrica che attirava gli animali dell’epoca.

Il deserto si estende per circa 700 chilometri quadrati e rappresenta la più grande area di dune di gesso al mondo, tappa ogni anno di un numero sempre crescente di turisti e appassionati di fotografia. Si può raggiungere in circa un’ora di auto da Las Cruces e in tre ore e mezza da Albuquerque, e si può visitare in auto, bici e moto percorrendo la strada panoramica di 13 chilometri, la Dunes Drive, che dal centro visitatori conduce proprio nel cuore del parco. Per chi volesse fermarsi a mangiare qualcosa, ci sono particolarissime aree per il picnic protette dal sole. E non mancano anche le attività: si può scendere dall’auto per percorrere sentieri escursionistici adatti a vari livelli di preparazione, o per scivolare sulle dune in sella a uno slittino. Chi vuole fermarsi a dormire, poi, può richiedere un permesso speciale direttamente all’ingresso del parco, per dormire in tenda in mezzo alle dune e sotto un incredibile cielo stellato.

Houtman Abrolhos - Australia


E’ diventanto il nuovo parco nazionale del Paese, ed è un vero paradiso terrestre. Houtman Abrolhos, sulla costa dell’Australia Occidentale, è una catena di isole e barriere coralline caratterizzate da una biodiversità unica, con acque cristalline e coralli che lo rendono il luogo ideale per gli appassionati di snorkeling, e una natura incontaminata a perdita d’occhio che gli vale la definizione di "Galápagos d'Australia". L’arcipelago, in realtà, è formato da un totale di 192 tra isole, isolotti e affioramenti rocciosi e sorge nell’oceano Indiano al largo della costa del Mid West, a circa 400 chilometri a nord di Perth. Ma solo 105 isole fanno ufficialmente parte del nuovo parco nazionale, tutte circondate da straordinari coralli tropicali e ancora incontaminate.

Oltre allo snorkeling, una delle attività più praticate in zona è il birdwatching. Grazie alla sua biodiversità, infatti, è anche uno dei più importanti siti al mondo per la riproduzione degli uccelli marini e patria di alcuni animali rari. Qui nidificano oltre 90 specie di uccelli, oltre al leone marino australiano.

Nei prossimi 5 anni il Dipartimento per la Biodiversità, la Conservazione e le Attrazioni dell’Australia Occidentale punterà a creare almeno cinque milioni di ettari di nuove aree protette, con passerelle e percorsi dedicati ai visitatori, grazie anche al sostanzioso investimento da 10 milioni di dollari che il governo locale ha stanziato per agevolare il turismo sostenibile in queste terre.

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