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48 ore a Matera, Capitale Europea della Cultura 2019

 di Chiara Corti

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Capitale Europea della Cultura nel 2019, quarta città italiana dopo Firenze, Bologna e Genova, e tra le 10 città da visitare nel 2018 secondo Lonely Planet. Matera, già sito UNESCO dal 1993 - prima località del Sud Italia - è la Città dei Sassi che ha affascinato registi (come Pierpaolo Pasolini, che vi ha girato “Il Vangelo secondo Matteo”, e Mel Gibson con “La passione di Cristo”), scrittori (Carlo Levi), poeti (Giovanni Pascoli) e colpisce ancora oggi chiunque la visiti. Lascia senza parole lo spettacolo dei raggi di sole che rimbalzano sulle pareti di tufo nelle quali è scolpita, mentre di notte mille luci fanno brillare la città come un presepe. Matera offre al contempo storia, arte, tradizioni, panorami mozzafiato, natura e buona cucina. Ecco i siti da non perdere trascorrendovi un paio di giorni e qualche consiglio di viaggio.


Cosa vedere

Piazza San Pietro Caveoso

Due giorni possono bastare per visitare le principali meraviglie della città, sebbene naturalmente un viaggio più lungo sia auspicabile per una sosta in altre località della regione. Matera già da un primo colpo d’occhio intriga per la spettacolarità delle sue costruzioni e colpisce per la sua vivacità in termini di esposizioni, festival, iniziative, nonché per la ricchezza di strutture ricettive, ristoranti e negozi. Si presenta così come un sito storico che ha mantenuto la sua caratterizzazione originaria, evolvendosi allo stesso tempo fino a diventare una località moderna.

Si dice Matera e si pensa ai Sassi. Le grotte della città costituiscono il più esteso e meglio conservato insediamento preistorico del bacino del Mediterraneo, nonché uno dei più antichi siti abitati del mondo, dal neolitico fino al XX secolo. Le grotte, infatti, furono progressivamente ampliate e sviluppate fino a diventare vere e proprie case. Il centro storico di Matera è delimitato a ovest dalla dorsale della via Lucana e a est dalla Gravina, solcata a valle dal torrente omonimo. Sulla striscia in pianura tra la via Lucana e le vie Ridola e del Corso c’è la città barocca, il Piano. Prima sosta all’arrivo può essere il Belvedere, dove è stata filmata la scena della crocifissione nel film “La passione di Cristo” e da dove si può godere di una vista eccezionale sulla Gravina e sulla città. Visitare i Sassi di Matera significa in poche parole perdersi nel suo borgo antico, che si divide in due rioni, il Sasso Caveoso e il Sasso Barisano, con al centro lo sperone roccioso della Civita, dove sono ubicati i palazzi nobiliari e la Cattedrale. Lungo il Sasso Caveoso si trova il quartiere più antico, sviluppatosi intorno a Piazza San Pietro Caveoso, dominata dalla Chiesa rupestre di Santa Maria d’Idris. Il Sasso Barisano è invece il quartiere più grande e molte delle grotte che si trovano qui sono state restaurate e trasformate in case, negozi e ristoranti.


matera

Le case grotta di matera

Un buon punto di partenza può essere Casa Noha, sorta di centro d’interpretazione della città, acquisita dal FAI nel 2004 grazie a una donazione della famiglia che l’abitava e aperta nel 2014. L’ingresso costa 4 euro ed è possibile scaricare un’app con cinque itinerari per la visita della città. Si consiglia di dedicare 25 minuti in loco al filmato “I Sassi invisibili. Viaggio straordinario nella storia di Matera” (regia di Giovanni Carrada). Ed ecco che arriva il momento di “perdersi” (cartina alla mano) tra le scalinate, i vicoli tortuosi, i giardini e le strade che si intrecciano su diversi piani, per scoprire al meglio lo spettacolare complesso architettonico disseminato di oltre 150 chiese rupestri e punteggiato da circa 3000 grotte adibite a dimore, le cui facciate sono spesso decorate con semplici motivi classici e barocchi. Per concludere si può optare per una passeggiata nella zona del Piano: Piazza Vittorio Veneto è il cuore della città barocca e poi ottocentesca ed è qui che gli abitanti di Matera si danno appuntamento per il rito della passeggiata lungo Via del Corso. Nei dintorni della piazza si possono ammirare chiese eleganti e palazzi nobiliari. Per un curioso sguardo d’insieme si può inoltre dare un’occhiata al modellino “I Sassi in miniatura” realizzato da Eustachio Rizzi ed esposto in Via Fiorentini.

Per conoscere meglio le case-grotta, tipiche abitazioni nella roccia, si può entrare ad esempio nel Vico solitario, abitazione restaurata che offre un quadro interessante, corredato da spiegazioni audio multilingue, delle tipiche condizioni di vita nei Sassi. Si trova nel cuore del Sasso Caveoso. Abitata fino al 1957 da una famiglia di ben 11 persone e dai suoi animali, si compone di un unico ambiente, in parte scavato e in parte costruito, che si presenta stipato di oggetti di vita contadina, con un angolo per le bestie e una stanzetta per conservare il letame, utilizzato un tempo per il riscaldamento. Si trova invece all’interno del Sasso Barisano il Complesso Monastico della Madonna delle Virtù e di San Nicola dei Greci, tra i monumenti più importanti di Matera, composto da deci¬ne di grotte distribuite su due livelli.


L'archeologia

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hiesa di Santa Maria di Idris

La chiesa di Santa Maria di Idris, si trova a Matera, all'interno dei Sassi.

Restando in questa parte della città, si può quindi andare alla scoperta delle chiese rupestri, capolavori artistici di architettura. La loro nascita risale all’Alto Medioevo, quando monaci benedettini e bizantini cominciarono a insediarsi nelle grotte della Gravina trasformandole in centri di preghiera. Sono circa 150 le chiese rupestri diffuse sul territorio per la cui tutela è stato istituito il Parco delle Chiese Rupestri del Materano, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Fra le numerose visitabili alcune sono da non perdere. Come la chiesa di San Pietro Barisano, la più grande di Matera, che sorge nel Sasso omonimo, con la facciata in stile romanico-barocco e l’interno completamente scavato nel tufo; la chiesa di Santa Lucia alle Malve delle monache benedettine, che nel 1200 vivevano nell’annesso monastero, contenente affreschi di notevole fattura; la chiesa di Santa Maria de Idris, incastonata tra le rocce nella parte alta del Monterrone.

La prima intensa giornata di soggiorno può ben concludersi con la visita della Cattedrale, nella zona della Civita. Realizzata tra il 1230 e il 1270, domina la città con il suo campanile alto 54 metri e con la facciata in stile romanico pugliese, un bel portale riccamente decorato sormontato dalla statua della Madonna della Bruna, alla quale la Cattedrale è dedicata insieme a Sant’Eustachio. L’interno è sontuoso poiché rimaneg-giato in epoca barocca.

La seconda giornata a Matera può iniziare dal Museo della Scultura Contemporanea, ubicato all’interno del secentesco Palazzo Pomarici, con le sue sale affrescate che rappresentano già di per sé un museo. Si può ammirare qui una ricca collezione di opere tra sculture, ceramiche, gioielli, medaglie, libri d’arte, incisioni e disegni. Al piano superiore, in particolare, si illustra la storia della scultura dal 1880 fino ai giorni nostri. Numerosi i nomi di rilievo presenti in esposizione: Manzù, Cascella, Milani, Hare, Gitlin, Pomodoro, fino dell’artista spagnolo José Ortega. Le esposizioni temporanee sono invece allestite nelle splendide “Sale della caccia” affrescate. Il Museo ospita inoltre la Biblioteca Vanni Scheiwiller, ricca raccolta di oltre 5000 volumi.

alazzo Lanfranchi

Palazzo Lanfranchi

Arrivando nella zona del Piano si trova quindi Palazzo Lanfranchi con la bella Chiesa del Carmine. L’edificio, che fu un seminario, fu realizzato dal frate Francesco da Copertino ed inaugurato nel 1672 per poi diventare una scuola (dove tra il 1882 e il 1884 insegnò Giovanni Pascoli). Oggi ospita il Museo di Arte Me¬dievale e Moderna, diviso in tre sezioni: una dedicata all’arte locale, una ai dipinti della collezione di Camillo d’Errico e la terza alla collezione del Centro Carlo Levi, che qui ha sede. Da vedere “Lucania '61”, che lo scrittore e pittore dipinse in occasione del centenario dell’Unità d’Italia: sei pannelli assemblati in sequenza, che narrano a tinte vivaci la vita sociale e politica della regione.

A Matera si contano anche circa mille cisterne d’acqua. La più estesa è quella detta Palombaro Lungo, scavata sotto Piazza Vittorio Veneto nel 1846 come riserva idrica pubblica, mirabile opera di ingegneria idraulica risultato dell’unione di una serie di grotte, gallerie e canali che si estendevano dalla Chiesa di San Domenico fino al Palazzo dell’Annun¬ziata. La visita è un percorso suggestivo nelle viscere del ser¬batoio, profondo 15 metri e contenente circa 5000 metri cubi d’acqua. Da tenere presente che uno dei valori riconosciuti dall’UNESCO ai Sassi di Matera al momento di designarli Patrimonio dell’Umanità è stato proprio il sistema di raccolta delle acque.

Nelle vicinanze

Cripta del Peccato Original

La Cripta del Peccato Originale

Nella zona del Piano sono degne di nota (e di una visita) diverse chiese. Tra queste, la Chiesa di San Francesco, costruzione che risale al XIII secolo ma con un’imponente facciata tardo-barocca del XVIII; la Chiesa del Purgatorio, famosa per i teschi e gli scheletri presenti sul portale e sulla facciata; la Chiesa di San Giovanni Battista, elegante chiesa romanica del 1220 affacciata su una piazzetta, alla quale si accede attraverso un portale laterale, decorato con motivi floreali e colonnine con capitelli.

Chi ha voglia di fare due passi può quindi avviarsi verso il Castello Tramontano, situato sulla collina del Lapillo, subito dietro via Lucana. Si tratta di un castello quattrocentesco, lasciato incompiuto dopo la morte del conte Tramontano, assassi¬nato nel 1514. La costruzione è in restauro da anni e apre solo occasionalmente per eventi e visite guidate.

Si trova invece a circa 14 km da Matera la meravigliosa Cripta del Peccato Originale, nota anche come la grotta “dei cento santi”, che può vantare 41 metri quadrati di colorati affreschi risalenti all’VIII e IX secolo, recentemente riportati al loro splendore grazie a un’opera di restauro. Utilizzata a lungo dai pastori come ricovero per gli animali, è stata riportata alla luce nel 1963. Sulla parete di fondo sono illustrate alcune scene bibliche relative alla Genesi, mentre nelle tre conche absidali sono raffigurati gli Apostoli, gli Arcangeli e la Vergine. L’autore è ignoto.

Agli amanti del trekking si consiglia infine di fermarsi un terzo giorno oppure di tralasciare la visita ad alcuni siti per dedicare qualche ora ad una passeggiata all’interno del Parco della Murgia Materana. Partendo dalla Civita si può scendere fino al fiume, attraversando un ponte di corda e proseguendo verso la vetta dal lato opposto della città. Spettacolari grotte, resti di antichi villaggi neolitici, chiese rupestri nonché svariate specie di uccelli si possono incontrare seguendo il corso del Torrente Gravina.



Come e quando

andare

L’aeroporto più vicino a Matera è Bari, dal quale la si può raggiungere con il treno o con un autobus (alcuni in partenza direttamente dall’aeroporto). In alternativa, specie nel caso in cui si desiderino visitare anche altre località della regione, si consiglia di noleggiare un’automobile. Consultando i portali di prenotazione online, su Expedia costa 374 euro a persona un weekend a Matera dal 1 al 3 dicembre scegliendo Palazzo Gattini Luxury Hotel, 5 stelle in centro città con piscina coperta, centro benessere e ristorante (doppia deluxe con colazione). Si vola con Alitalia da Linate. In alternativa si può scegliere il caratteristico Sextantio Le Grotte della Civita, che propone camere costruite all'interno di grandi grotte con pavimenti in pietra e mobili d'epoca, oppure La Masseria Fortificata San Francesco, entrambi 4 stelle. Nel primo caso viene richiesta una spesa di 593 euro per una suite con colazione e volo Alitalia da Linate, nel secondo di 275 euro a persona.

Un viaggio a Matera è anche una buona occasione per gustare l’ottima cucina lucana. La gastronomia è legata alla tradizione contadina e pastorale e si base su prodotti genuini quali legumi, carni (notevoli la pecora, quella delle mucche Podoliche, che vivono allo stato brado lungo i pendii murgiani, e la salsiccia “pezzente”, presidio Slow Food), verdure, pasta fatta in casa condita con salsa di pomodoro, cime di rapa, funghi cardoncelli, formaggi (come il pecorino e il caciocavallo), olio extravergine d’oliva e il pane di Matera IGP. In uno dei ristoranti ricavati nei Sassi si possono gustare piatti tipici come la “crapiata”, a base di legumi, o assaggiare i famosi “peperoni cruschi”.

Nella pianificazione di un weekend lungo a Matera si può tenere conto di alcuni eventi particolari. A Natale l’atmosfere materana è particolarmente magica, grazie anche all’allestimento di uno dei presepi viventi più importanti d’Italia. Degna di nota è la festa della Madonna della Bruna, protettrice della città, che si celebra il 2 luglio da oltre 600 anni. Per chi non ha fretta, nel 2019 la città sarà teatro di decine di spettacoli, mostre, proiezioni e incontri professionali.




Matera

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