Best in Travel 2021. Tornare a viaggiare, sostenendo le comunità locali
Per la prima volta, Lonely Planet dedica una classifica del suo tradizionale Best in Travel, che premia le mete più belle nel corso dell’anno, alla “Comunità”. Scegliendo, così, 10 località sparse per il mondo da visitare, quando sarà nuovamente possibile, per sostenere le persone che ci vivono e lavorano. Non solo, quindi, come semplici turisti ma anche con una particolare attenzione al sociale. Senza perdere l’opportunità di godere di esperienze da veri “local” alla scoperta degli angoli meno conosciuti.
OFTravel ne ha selezionate cinque. Dalle tradizioni delle piccole isole Faroe a Medellín, in Colombia, prima considerata una delle città più pericolose del mondo e ora diventata una meta “cool”. Fino all’Australia dove poter aiutare nel ripristino delle zone danneggiate dagli incendi del 2020 o all’Etiopia per vivere a stretto contatto con le comunità locali. Tornando poi alla più vicina Irlanda che punta a diventare il riferimento mondiale per il turismo sostenibile.
Isole Faroe
Tórshavn è una delle più piccole capitali del mondo
Ogni anno, in aprile, avviene un “evento” particolare. Le isole chiudono e i residenti si fanno aiutare da 100 volontari provenienti dall’estero per riparare i sentieri escursionistici e preservare l’ambiente. Se si vuole vivere a pieno la comunità, vale poi essere alle Faroe il 29 luglio, quando si celebra la festa nazionale, Ólavsøka, durante la quale vengono organizzati concerti, eventi e gare sportive, a cui prendono parte tutti i 52mila abitanti.
Medellín - Colombia
La metrocable viene utilizzata per spostarsi fino alle pendici delle Ande
Grazie al recupero degli spazi pubblici è ora possibile ammirare opere di architettura futuristica, prendere parte a tour dei graffiti nei barrios un tempo malfamati e vivere la vita notturna della Zona Rosa. Immancabili, per chi sceglie di visitare la città, sono una gita per ammirarla dalle colline e una passeggiata nel caotico e colorato centro storico fino a Plaza Botero dove sono installate 23 sculture dell’artista.
Australia
I turisti che vogliono impegnarsi nel volontariato possono scegliere progetti a tutela dell'habitat del koala
Sono numerosi i progetti avviati dalle comunità locali per consentire all’Australia di rinascere dopo i terribili incendi che nel 2020 hanno distrutto più di 17 milioni di ettari di bush, foreste e parchi. Supportati dagli stanziamenti del governo, che ha investito 200 milioni di dollari per salvare specie autoctone come il koala e il dasiuro di Kangaroo Island (un piccolo marsupiale) e dalle ingenti donazioni provenienti da tutto il mondo. Anche i turisti possono partecipare attivamente, Covid permettendo. Tutti i visitatori che si offrono volontari per ripristinare le aree danneggiate possono restare in Australia per dodici mesi anziché i tradizionali sei.
Così, ad esempio, i turisti possono aderire alla Koala Clancy Foundation per piantare alberi per garantire la sopravvivenza dei koala. Mentre Wildlife Rescue South Coast cerca volontari per salvare gli animali, seguirne la riabilitazione e allevare piccoli di mammiferi e uccelli.
Irlanda
Il Burren è un vasto tavolato calcareo unico al mondo
L’invito per i turisti, anche attraverso importanti campagne di marketing, è quello di visitare le famose località della zona con un’ottica green e slow. Partendo, ad esempio, dal Burren, un altopiano in roccia calcarea che si estende lungo la Wild Atlantic Way su una superficie di 560 km quadrati e che offre un paesaggio unico nel suo genere. Immancabile, poi, una sosta alle imponenti scogliere di Moher, uno dei luoghi più famosi e visitati dell’isola. La formazioni rocciosa, alta 214 metri e a strapiombo sul mare, è anche un punto perfetto per il bird watching. Qui, infatti, è facile avvistare pulcinelle di mare, gazze marine e, con un po’ di fortuna, anche qualche falco pellegrino.
Etiopia
Lalibela, nel nord dell'Etiopia, è famosa per le chiese monolitiche scavate nella roccia
Secondo Lonely Planet il modo migliore per conoscere a fondo la storia e le tradizioni di questo paese del Corno d’Africa è quello di affidarsi alla comunità locale, attraverso tour operator come Tesfa Tours. I turisti vengono accompagnati nelle visite da persone del posto e dormono nelle loro case, fornendo così al tempo stesso anche un supporto economico ai piccoli villaggi. Ad esempio è possibile prendere parte a un trekking sulle montagne basaltiche intorno a Lalibela, dove le comunità coltivano ancora alla vecchia maniera con aratri trainati da buoi. La città è anche uno dei siti più sacri dell'Etiopia, con una rete di undici chiese scavate nella roccia.
Anche il tour nella regione del Tigray conduce alla scoperta di chiese rupestri ospitate tra montagne di arenaria rossa, da raggiungere a piedi, con degli asini che trasportano i bagagli. La sera si soggiorna negli alloggi degli abitanti della zona, che cucinano le loro specialità. Mentre prendendo parte al trekking a Wof Washa si scopre questa foresta di oltre 6.000 ettari nella Rift Valley abitata da diverse specie come scimmie, leopardi e iene.