Riscoprire l’Italia. Tre itinerari insoliti in Campania
Natura lussureggiante, storia, architettura, religione e buona cucina. Sono questi gli ingredienti per scoprire la Campania da un punto di vista nuovo, che privilegi un modo di viaggiare “slow” (lento), alla ricerca di itinerari poco affollati e lontani dalle rotte del turismo di massa, a caccia di tradizioni antiche e sapori tipici. Ecco allora che, abbandonate le assolate coste e le città d’arte come Napoli e Pompei, il tour scelto da OF Travel per questa (seconda) insolita estate italiana passa dal suggestivo trekking sul sentiero degli Dei, per ammirare dall’alto l’impareggiabile costiera amalfitana, fino al golfo di Sorrento, per poi immergersi nella natura incontaminata della regione dell’Irpinia, con i suoi meravigliosi e nascosti castelli, fino ad arrivare ai sentieri escursionistici del Parco Nazionale del Cilento.
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Sentiero degli Dei
La vista panoramica dal Sentiero degli Dei
Si tratta di un itinerario di quasi 8 km che si snoda attraverso i Monti Lattari, tra la Costiera Amalfitana e quella Sorrentina, collegando la località di Bomerano con Nocelle, piccola frazione di Positano. E consente di ammirare alcuni dei borghi più belli della zona, godendo al tempo stessa di una impareggiabile vista panoramica.
Positano
Da qui si raggiunge il bivio di Colle Serra, dove l’itinerario si divide in due, tra il sentiero alto e quello basso, più esposto, che si snoda tra vigneti e tratti rocciosi. Quest’ultimo è sicuramente meno faticoso, poiché la strada è quasi interamente in discesa, e più suggestivo poiché permette di godere di una vista magnifica su Praiano. Volendo fare una piccola deviazione, si prosegue fino al convento di San Domenico.
Per i più allenati, invece, c'è il sentiero alto (certamente il più frequentato) che si snoda da Santa Maria di Castello a Bomerano. La salita è più faticosa per via della maggiore altitudine, ma pochi chilometri più avanti si ricongiunge con l’altro.
Irpinia
La Torre di Summonte
Con un trekking si può raggiungere anche Montevergine e il suo Santuario, che fu rifugio della Sindone durante la Seconda Guerra Mondiale, ed è tappa ogni anno di numerosi fedeli. Il sentiero (in salita) parte dalla piazza di Ospedaletto D'alpinolo, piccolo comune a 15 minuti a piedi da Summonte, e percorre l’antica via dei pellegrini. Qui, nell’ultimo tratto fino al Santuario, ogni anno vengono allestite le stazioni della Via Crucis.
Il Castello di Gesualdo
Ma oltre alle bellezze naturalistiche e storiche la “verde Iprinia” è nota anche per le sue eccellenze enogastronomiche. Particolarmente importante, infatti, è la tradizionale produzione di vino che vanta, tra le etichette più pregiate, il greco di Tufo DOCG, il taurasi DOCG, il fiano di Avellino e l'Aglianico. Mentre per un assaggio dei prodotti locali (rigorosamente IGP) vi è la castagna di Montella e l'olio Irpinia-Colline dell'Ufita.
Parco Nazionale
del Cilento
La Primula di Palinuro è il simbolo del parco
Per gli amanti della natura, il parco offre una varietà faunistica e floristica unica. Qui, infatti, sono state censite oltre 1.800 specie vegetali, tra cui la primula di Palinuro (rarissimo esemplerare che si trova solo qui, tanto da essere eletto simbolo del Parco), ma anche betulle, abeti bianchi e alberi di bosso che convivono grazie al clima mediterraneo. E non è raro imbattersi in lupi, ma anche in faine, scoiattoli, lontre e lepri appenniniche.
Un tratto delle Gole di Calore
In realtà, questo percorso esiste da centinaia di anni, e un tempo era l’unica strada che collegava le cittadine di Felitto e Magliano Nuovo. Poi, a seguito della costituzione del parco, è stato migliorato per essere adibito a sentiero escursionistico, diventando ogni anno meta degli amanti del trekking.